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Metodo educativo dei profeti - Abramo 10

Le prove ed i test come valido metodo educativo

23:58 - July 02, 2023
Notizie ID: 3489218
Tehran-Iqna- Nell'analisi dei testi scritti sui metodi di educazione troviamo che in molti di essi le prove rappresentano un importante punto nell'opera educativa

Le prove ed i test come valido metodo educativo

 

Nell'analisi dei testi scritti sui metodi di educazione troviamo che in molti di essi le prove rappresentano un importante punto nell'opera educativa.

Testare e mettere alla prova gli interlocutori può essere in alcune circostanze un valido metodo educativo. In questo modo l'educatore mette lo studente in una situazione in cui ha modo di mostrare il suo valore e le sue capacità. Il Profeta Abramo (Che la pace sia su di lui) usò questo metodo, come riportato nel CoranoDio Stesso fa sapere nel Corano di mettere alla prova gli esseri umani.

Le prove creano un ambiente di sfida in cui l'individuo mette in pratica le proprie conoscenze ed abilità, e si rende conto delle sue reali possibilità e capacità nei momenti in cui deve fare affidamento a se stesso. Ad esempio, le persone imparano le regole del traffico per diventare conducenti, ma non è sufficiente. Dovranno anche guidare un'auto per un po' di tempo e mettersi alla prova dinanzi alle difficoltà che potranno scaturire al momento della guida per poter diventare dei veri e propri conducenti di auto.

Nel Corano, il Profeta Abramo (AS) è presentato come un padre che mette alla prova suo figlio:

“Quando suo figlio fu abbastanza grande per lavorare con lui, disse: ‘Figlio mio, ho fatto un sogno in cui dovevo sacrificarti. Che ne pensi di questo?’ Egli rispose: ‘Padre, compi quanto ti è comandato di fare e mi troverai paziente, per volontà di Dio’”. (versetto 102 della Surah As-Saffat)

Secondo questo versetto, Abramo (AS) ha chiesto il punto di vista di suo figlio che può essere avvenuto per due motivi: 1- Chiedere consiglio 2-Mettere alla prova

Ovviamente non si chiede consiglio per qualcosa che Dio ha ordinato. Quindi Abramo ha chiesto il parere di suo figlio come atto di prova, come viene confermato anche nel Corano.

L'Allameh Tabatabaei nella sua esegesi coranica Al-Mizan afferma che la parola araba "Tara" nel versetto in questione significa "qual è la tua opinione (su questo)" non "cosa vedi". Abramo mise dunque alla prova suo figlio per vedere quale fosse la sua risposta.

Secondo questa interpretazione, Abramo non ha cercato consulto ma ha chiesto a Ismaele (Che la pace sia su di lui) il suo punto di vista per vedere se era in grado di superare o meno questa grande prova divina, dimostrando assoluta fiducia e sottomissione alla volontà di Dio.

Ismaele ha superato con orgoglio questa prova e ha agito secondo l'ordine di Dio, sottomettendosi al Suo comando.

Lo stesso Abramo in questa occasione fu sottoposto a prova da parte di Dio, nel momento in cui gli fu ordinato di sacrificare suo figlio. Abramo in questo caso, per volontà di Dio, sottomise a sua volta alla prova Ismaele. Sia Abramo che Ismaele superarono con successo le rispettive prove fungendo da modello per tutti gli uomini.

Qui possiamo apprezare l'importanza e l'efficacia del mettere alla prova gli interlocutori come uno dei metodi utilizzati nell'opera educativa.

 

 

 

 

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