Abd al-Hamid Kishk, pioniere nell'uso di un linguaggio semplice nell'interpretazione del Corano
Abd al-Hamid Kishk era un predicatore egiziano, esegeta del Corano, studioso dell'Islam, attivista sociale e autore. Era tra i predicatori più famosi del mondo islamico e arabo con oltre 2.000 sermoni nel repertorio.
Nacque nel marzo 1933 a Shubra Khit, una città nel governatorato egiziano di Beheira. Ha frequentato una maktab (scuola tradizionale) in tenera età imparando il Corano a memoria prima dei dieci anni.
Era abituato a leggere il Corano fin dalla prima infanzia e più tardi nella vita ha usato i versi del Corano nei suoi sermoni per i quali era famoso.
Ha perso la vista da un occhio all'età di 13 anni e poi dall'altro occhio a 17. Leggeva sempre una famosa poesia di Ibn Abbas che cita "Dio mi ha tolto la vista ma ha illuminato la mia anima e il mio pensiero".
Ha scritto ben 108 libri sull'educazione islamica ed i temi trattati nel Corano. In queste opere usa un linguaggio semplice volto a spiegare concetti coranici e religiosi alla gente comune.
La sua opera principale è "Fi Rahab al-Tafsir", scritta in dieci volumi utilizzando un linguaggio semplice con cui mette in evidenza la funzione di guida del Sacro Corano in diverse aree.
Il linguaggio e il metodo di interpretazione utilizzati in questo libro rende facile alle persone comuni, non dotate di conoscenze coraniche, linguistiche, accademiche e giurisprudenziali, di trarne beneficio.
Nell'opera l'autore riporta dapprima ogni verso, poi spiega le parole in esso contenute ed in seguito parla del significato e dello scopo della rivelazione del verso in questione. Sulla base dell'argomento da trattare, fa uso di altri campi della conoscenza come la letteratura, le scienze politiche, la medicina, ecc. per trasmettere meglio il significato dei versi. Quindi indica domande e dubbi sui concetti trattati e li spiega.
Nei suoi sermoni, Abd al-Hamid Kiskh ha sempre sottolineato l'importanza di osservare i principi dell'etica islamica e la Taqwa (virtù - timore di Dio), considerandoli un fattore di crescita sociale.
Kishk passò a miglior vita il 6 dicembre 1996 durante le preghiere nawafil, quando era pronto per andare alla moschea e guidare la preghiera del venerdì.
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